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EMERGENZA COVID-19 – Aggiornamenti

In riferimento all’emergenza legata al diffondersi del COVID-19 (coronavirus), si prega di attenersi scrupolosamente alle indicazioni pubblicate dalle Autorità italiane e sudafricane in materia.

Per assistenza e in caso di difficolta’ a raggiungere l’Italia, il Consolato è raggiungibile attraverso l’indirizzo e-mail dedicato: consolato.capetown@esteri.it

Sono inoltre attivi i seguenti NUMERI DI EMERGENZA:

– +27 (0)66 5040818, attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 17, interamente dedicato all’emergenza COVID-19, sia per quanto concerne gli aspetti logistici sia per le problematiche di carattere medico e sanitario 

– +27 (0)66 0126201, attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 17, dedicato eclusivamente al servizio passaporti

– +27 (0)66 5040532, attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 17, dedicato ai visti e agli altri servizi consolari

Il cellulare d’emergenza +27 (0)83 3983010 sarà invece attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 17 alle ore 9 e nei fine settimana 24h su 24h, per i casi di comprovata urgenza.

 

Misure adottate dal Governo italiano

Il Governo italiano ha adottato nuove misure per il contenimento del virus Covid-19. In particolare:

1. È da evitare ogni spostamento non necessario di persone fisiche, tanto all’interno del territorio nazionale, quanto in entrata/uscita dal Paese. Eccezioni sono ammesse esclusivamente per comprovate ragioni di lavoro, salute o in casi di emergenza, dietro presentazione di un’autocertificazione (modulo). È consentito di fare ritorno al proprio domicilio/residenza.

2. Rimarranno chiusi i negozi, i ristoranti e i servizi alla persona fino al 25 marzo (ma i servizi essenziali come negozi di alimentari, farmacie, benzinai, banche restano garantiti). Eventi, spettacoli, competizioni sportive e ogni assembramento di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico. Scuole, università e musei sono temporaneamente chiusi.

3. È raccomandato mantenere sempre una distanza di almeno un metro dalle altre persone.

Si tratta di misure impegnative sotto il profilo delle limitazioni personali e dell’impatto economico, ma necessarie alla tutela della salute pubblica, basate su valutazioni scientifiche e adottate seguendo il principio della massima prevenzione.

In data 17 marzo, inoltre, alla luce delle numerose richieste di rientro in Italia da parte di molti cittadini che si trovano all’estero, la Ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, ha firmato un Decreto assieme al Ministro della Salute che obbliga all’autoisolamento, per i 14 giorni successivi al ritorno, per le persone che rientrano, anche se asintomatiche rispetto al COVID-19. Maggiori informazioni al riguardo qui.

Alla luce di tali disposizioni, si forniscono di seguito alcune specifiche indicazioni a beneficio dei connazionali all’estero e dell’utenza straniera:

– i connazionali e i cittadini stranieri residenti/domiciliati in Italia e che si trovino attualmente all’estero, possono fare ingresso in Italia per rientrare al proprio domicilio, abitazione o residenza;

– i connazionali e i cittadini stranieri residenti/domiciliati all’estero che si trovino in Italia, possono partire per rientrare al proprio domicilio, abitazione o residenza;

– è consentito l’ingresso e l’uscita per comprovate esigenze lavorative (tale previsione copre anche i lavoratori transfrontalieri);

– sono assolutamente da evitare gli spostamenti per motivi di turismo. Anche agli stranieri, una volta entrati sul territorio nazionale, si applicheranno le misure restrittive della libertà di movimento sull’intero territorio nazionale, salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero spostamenti per motivi di salute.

Informazioni sulle misure di contenimento in Italia:

Raccolta delle misure adottate dal Governo italiano –> link

Decreto #IoRestoaCasa, domande frequenti sulle misure adottate dal Governo –> link

Protezione Civile: attività messe in campo –> link

Viaggiare Sicuri – Focus Coronavirus –> link

Approfondimento del Ministero della Salute italiano –> link

Maggiori informazioni sui provvedimenti adottati in Italia possono essere trovate sul sito della Farnesina.

Informazioni per i connazionali in rientro dall’estero e per gli stranieri in Italia –> link 

Visti turistici

Per quanto riguarda i visti per turismo, sono state adottate le seguenti misure straordinarie:

A) pratiche non ancora concluse con la stampa dello sticker visto: i richiedenti verranno contattati dall’outsourcer visti – Capago – e verrà loro prospettata la possibilità di riprogrammare il viaggio nel corso del prossimo semestre. A tal fine, i richiedenti dovranno inviare un nuovo itinerario di viaggio per le nuove date previste. I richiedenti che intendano invece rinunciare al viaggio, potranno ritirare la propria domanda di visto senza che ciò comporti un diniego per il richiedente, ma la percezione non verrà rimborsata.

B) pratiche già concluse con la stampa dello sticker visto: questo Consolato potrà valutare la possibilità di emettere nuovi visti Schengen di corto soggiorno alle seguenti condizioni: il visto già emesso ha validità dal 1° febbraio al 30 giugno 2020 e non è stato ancora utilizzato; il richiedente dimostra di aver posticipato – e non annullato – viaggi già prenotati e di non avere ottenuto rimborsi dagli operatori turistici italiani. Qualora ne ricorrano le condizioni e un nuovo visto venga emesso, al beneficiario non verrà richiesto di versare nuovamente il diritto per il visto.

C) E’ sospeso fino a ulteriore comunicazione il servizio di emissione di visti turistici verso la Repubblica di Malta.

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SITUAZIONE PER I TURISTI ITALIANI O PROVENIENTI DALL’ITALIA

In caso di cancellazione del volo, rivolgersi alla compagnia aerea che ha emesso il biglietto o alle agenzie di viaggio/tour operator. Si riportano di seguito i principali provvedimenti adottati dai paesi di accreditamento di questa Ambasciata. Per informazioni costantemente aggiornate si raccomanda comunque di fare sempre riferimento al sito www.viaggiaresicuri.it 

SUD AFRICA

Al fine di prevenire la diffusione dei casi di Covid-19, le autorità del Sud Africa hanno disposto, a partire dalla mezzanotte di giovedì 26 marzo e fino al 16 aprile, la sospensione di ogni attività economica e movimento di persone non assolutamente indispensabile (“lockdown”). Per il periodo di lockdown, il Sud Africa ha annunciato la chiusura temporanea delle frontiere, sospendendo pertanto i collegamenti aerei domestici e internazionali. In caso di biglietto acquistato per i giorni dal 27 marzo in poi, si raccomanda di contattare quanto prima la propria compagnia aerea. La chiusura coinvolgerà anche le frontiere terrestri e i porti. Sarà consentito esclusivamente il trasporto di merci essenziali. Sono vietati gli spostamenti tra le Province e tra le municipalità.

Le persone sono invitate a non lasciare le proprie abitazioni tranne che per esigenze indifferibili quali ricevere assistenza sanitaria, acquisti di alimenti e medicinali, servizi bancari essenziali. Saranno esentati dal divieto quanti prestano servizio in settori economici fondamentali quali sanità, sicurezza, produzione e distribuzione di alimenti e beni di prima necessità, servizi bancari e servizi di base quali acqua, energia e telecomunicazioni. Negozi alimentari e supermercati, farmacie, laboratori medici, banche, trasporti per servizi essenziali, distributori di carburante continueranno a svolgere le proprie attività.

A questo link sono disponibili i regolamenti pubblicati dalle Autorità sudafricane (che emendano i regolamenti n. 318 pubblicati il 18 marzo 2020 – testo qui) con indicazioni dettagliate su quali siano i beni (Annexure B, paragraph A) e i servizi (Annexure B, paragraph B) considerati essenziali. Le persone impegnate nella produzione di beni o servizi essenziali dovranno produrre, ai sensi dell’articolo 11B(3), una dichiarazione firmata dal capo della propria istituzione di appartenenza (Annexure C).

Ai sensi dell’articolo 11B(6)(c) tutti i turisti presenti in Sud Africa dovranno rimanere confinati al proprio indirizzo di residenza temporanea nel paese per tutto il periodo del “lockdown” e potranno essere soggetti a controlli sanitari.

Tali misure si aggiungono a quelle varate a partire dallo scorso 18 marzo: il divieto di ingresso per i viaggiatori provenienti da “Paesi ad alto rischio” (Italia, Francia, Germania, Spagna, Svizzera, UK, Stati Uniti, Iran, Cina, Corea del Sud); controlli potenziati per i passeggeri da Portogallo, Hong Kong, Singapore (“Paesi a medio rischio”); rafforzamento dei controlli negli aeroporti sudafricani sugli aeroporti di origine dei passeggeri, per evitare che qualcuno tenti di aggirare le restrizioni; annullamento di tutti i visti già rilasciati per i cittadini provenienti da “Paesi ad alto rischio” (la misura non riguarda chi è già entrato in Sud Africa ma solo chi non ha ancora utilizzato il visto) e la sospensione della concessione di nuovi visti per questi ultimi o chiunque vi abbia soggiornato o vi sia passato negli ultimi 20 giorni (per i “Paesi ad alto rischio” originariamente esenti dall’obbligo di visto per turismo, tra cui l’Italia, è stato introdotto tale obbligo, ferma restando l’attuale completa sospensione; in caso di emergenze è possibile comunque presentare domanda). In caso di scali, è importante verificare la presenza di eventuali restrizioni nei Paesi di transito.

Le restrizioni introdotte non si applicano a titolari di passaporto diplomatico e lasciapassare di organismi internazionali, che saranno comunque sottoposti a controlli medici e, ove necessario, posti in quarantena. Le scuole resteranno chiuse dal 18 marzo fino al 15 aprile. Sono proibiti gli assembramenti.

Tutte le persone che sospettano di essere state contagiate devono auto-isolarsi.

Nel caso i sintomi insorgano in Sud Africa, contattare il numero verde del Centro Nazionale per le Malattie Trasmissibili (NICD):

+27 (0) 800 029 999 (prima di recarsi in ospedale o presso strutture mediche).

Inoltre, il Ministero della Salute sudafricano ha messo a disposizione il seguente numero whattsapp per informazioni sul Covid-19 (coronavirus):

+27 60 012 3456.